La fiera (nel senso di mostra) più bella del mondo

Questo post è un tributo d’amore al Salone del Mobile, la più bella fiera del mondo.

Tre notizie (che forse sapete già) e un po’ di numeri per gli appassionati di statistiche.

Uno.
Il primo Salone del mondo: Londra, 1851.

Un’idea pazzesca, una gigantesca struttura trasparente smontabile, costruita con lastre di vetro e montanti in metallo. Installato a Hyde Park, il grande parco nel centro della città, fu un successo clamoroso: i circa sei milioni di visitatori potevano passeggiare tra gli oggetti esposti, toccarli, vederli in funzione e persino (pragmatismo britannico) comprarli.

 

 

Due.
Il Primo pre-Salone del Mobile: Lissone, 1953.

Si trattò di una sperimentazione. Venne costruito un centro espositivo (il Palazzo del Mobile) un’architettura progettata dal designer Gualtiero Galmanini. Un’invenzione che dobbiamo ai mobilieri di Lissone: la “Settimana del mobile”. Raccontano le cronache che la città si trasformava in un enorme show room per sette giorni, con festoni, spettacoli e fuochi d’artificio. Le “settimane lissonesi” ebbero un grande successo e spalancarono la porta alle successive mostre dell’arredamento e al connubio con la Triennale di Milano.

Tre.
Il Primo Salone-Salone: Milano, 24 settembre 1961.

Pronti via: 328 aziende accolsero l’invito a partecipare. Da allora una cosa sempre più bella, più internazionale, più imprescindibile, espansa a tutta la città.

Appartenete al novero di coloro che amano numeri? Eccoli: nell’edizione 2023 i brand esposti sono stati più di 2000; le presenze 307.418, il 15% in più rispetto al 2022; i visitatori provenivano da 181 Paesi; oltre 5.400 i giornalisti accreditati, il 47% dei quali provenienti dall’estero.
Insomma, è proprio il caso di dire “Salone we love you”.

 

 

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