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Lo studio per la copertina di un libro

Lettera di Enrico Marelli

Questa volta volevo il meglio.

È così che il pensiero è corso subito a Bruno Romano per l’immagine del libro “A come Arredamento. Valori versus Crisi”.

Anche il titolo sembrava reclamarlo per la sua riconosciuta capacità di divertirsi professionalmente tra le lettere dell’alfabeto di cui la prima – a – sintetizza i 4 filoni del made in italy che vince nel mondo: arredamento, abbigliamento, agroalimentare, automotive.

Desideravo che Romano giocasse con la a, rappresentativa di un settore dentro e intorno a cui lavora, con il suo Studio, da anni per importanti aziende.

Ho sempre apprezzato il suo certosino impegno di misurarsi, in circostanze diverse, intorno al lettering con risultati di alta espressività tecnica e comunicativa, grammaticale e sintattica, pura e commerciale. Per lui la grafica, prima che un prodotto, è sempre stata un metodo del design.

Ero, quindi, certo che se avesse colto il mio invito, sarebbe partito a lavorare dal verbo inglese to design, prima di arrivare al prodotto di design che stavo per chiedergli.

Ho avuto ragione. Il risultato non poteva essere archiviato a cuor leggero!
Ed è per questo che ho chiesto a Flavio Maestrini di togliermi dall’imbarazzo della necessaria scelta che avrebbe relegato nel buio di un cassetto un lavoro eccellente, ragionato, analitico, compiuto, significante… e di pubblicare tutta la ricerca discorsiva di Romano, esemplarmente metodologica, come pochi sanno fare.

Nel panorama, ormai cronico, della deregulation grafica e dei saccheggi digitali, Bruno cammina nel solco dei grandi Maestri come Walter Ballmer e Bob Noorda, caratterizzandosi per una sua modalità espressiva nell’uso del lettering attraverso la commistione di caratteri come il Bodoni (uniformità, regolarità, eleganza, nitidezza, semplicità…) e l’Helvetica (tecnicismo, essenzialità, risolutezza formale…).

Questo lavoro, come gli altri, è caratterizzato da un equilibrio di base che è insieme culturale e caratteriale e che sfocia in sintesi armoniose di razionalismo e di creatività da cui nasce, sempre, il bello e il giusto.
Se esistesse una critica comparata tra la disciplina grafica e quella letteraria accosterei Romano alla teoria crociana sulla poetica: sintesi armoniosa tra ragione e sentimento, tra classicità e romanticismo, tra forma e sensibilità, tra regola e libertà.

Non è un caso che Bruno Romano abbia lavorato per Sugarco e per Il Club degli Editori creando copertine per opere di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Gianni Granzotto, Sergio Zavoli, Alfred Coppel, Peter Haining, Nicole Salinger, Libero Ballinari, Burton Wohl…. Un onore essere in coda a loro.

Mi sarebbe piaciuto usare tutte le soluzioni che Bruno Romano mi ha proposto. Mio malgrado ho dovuto scegliere. Ringrazio le Redazioni per aver voluto mostrare ai suoi lettori come un grafico serio studi, prepari e realizzi la copertina di un libro!

Enrico Marelli – 2010